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La relazione presentata nel 2019 dal Ministro della Salute sull’attuazione della Legge 194 indica in totale nel 2017 un numero di 80.733 interruzioni di gravidanza. Meno 4,9% rispetto al 2016 e meno 65,6% rispetto al 1982, anno di entrata in vigore della Legge. Un terzo delle interruzioni di gravidanza si verifica tra le donne straniere. Il 18,1% nelle interruzioni complessive ha già avuto un aborto precedente. Il 4% due I.V.G. L’1,5% ne ha avuti tre e l’1% più di quattro.. In molti casi si tratta di donne che hanno già avuto figli.
La soluzione del problema, senatore Salvini, non è far pagare l’interruzione di gravidanza alle donne immigrate, provvedimento illegittimo (ma Lei di cose illegittime se ne intende) e contrario ai principi di uguaglianza nel Sistema sanitario sancito dalla nostra Costituzione, ma quello di far funzionare i Consultori, assumere mediatori culturali, definire percorsi di assistenza e di cura, diffondere l’uso della pillola del giorno dopo.
Questo potrebbe far diminuire le interruzioni di gravidanza e questo era l’obiettivo della Legge 194.
Così il comunicato stampa a firma Nino Boeti, coordinatore Forum Regionale Politiche per la Salute PD Piemonte e Maria Peano, Referente della Segreteria PD Piemonte per Politiche per la Salute.
(18 febbraio 2020)
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