Da oggi Torino ha una nuova guida turistica. Promossa dalla Città di Torino, in collaborazione con EDT, “Torino riflessa. La città vista dalle vetrine”, è un viaggio tra gli spazi del commercio locale che raccontano storie di resilienza, innovazione e tradizioni tramandate, svelando il volto autentico della città attraverso le vetrine dei suoi negozi, i mercati rionali e le botteghe artigianali.
Dal cuore elegante del centro, con i suoi fasti barocchi e risorgimentali, alle periferie più vitali, il progetto mette in luce come Torino, pur avendo mostrato ben più di una volta il proprio talento nel cambiare pelle, abbia mantenuto una profonda connessione con il suo passato. Le vetrine di Torino non sono solo spazi di esposizione: sono specchi del tempo, capaci di riflettere le trasformazioni sociali e culturali della città. Ogni angolo ha qualcosa da raccontare: dalle preziose scaffalature in legno della storica Erboristeria della Consolata, che profuma ancora di timo serpillo, alla splendida boiserie della gioielleria Palmerio 1932 in via XX Settembre, un tempo sede dell’agenzia di viaggi Transatlantica Robotti, fino a via San Secondo, dove le vetrine viola di un centro dentistico convivono con la grande devanture lignea con motivi neoclassici di inizio Novecento e parte degli arredi nella attuale Caffetteria Nobile. Questi elementi, accanto a molti altri, racchiudono saperi e tradizioni che rappresentano il cuore della città.
La vitalità dei mercati
Porta Palazzo, il mercato più grande d’Europa, è il simbolo della diversità e dell’accoglienza di Torino, come ci ricordano le luci d’artista di Michelangelo Pistoletto “Amare le differenze” che decorano l’Antica Tettoia dell’Orologio. Girando per questo mercato e per gli altri che si incontrano verso il nord della città, si trovano specialità uniche, come il sapone di Aleppo della Drogheria Rinaldi o i taralli fragranti del tarallificio Il Covo in Piazza Foroni. Nella Galleria Umberto I, che si imbocca nell’esedra di Porta Palazzo, la storica Casa della Tuta, nata nel 1933, continua a vendere abiti da lavoro, portando avanti una tradizione che abbraccia generazioni. Questi mercati, più che spazi commerciali, sono luoghi di vita e incontro dove tradizioni e storie si intrecciano.
Il valore del commercio di prossimità
Torino Riflessa sottolinea l’importanza del commercio locale non solo come motore economico, ma anche come pilastro della comunità. Nella centralissima via San Tommaso, negozi come la latteria delle sorelle Bera e la drogheria fondata da Lavazza nel 1895 raccontano un passato che si rinnova ogni giorno. Non meno significative sono le attività periferiche, come la fabbrica di vernici Zoccali, che ha saputo reinventarsi per rispondere alle esigenze moderne.
(20 dicembre 2024)
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